1995 – Sega Nomad
I miei numerosi lettori giapponesi sapranno già che il primo megadrive portatile fu il Mega Jet (1992), un accrocchio sviluppato per la compagnia aerea Japan Airlines che sfruttava il monitor lcd da bracciolo per far giocare gli annoiati passeggeri. Ma il vero Megadrive portatile (con il suo schermo lcd) arriverà solo nel 1995 (ma solo in America e Giappone): dopo aver visto console portatili che rassomigliavano alla controparte casalinga (gameboy e Nes, Game gear e Master System), SEGA decise che doveva semplicemente rendere portatile la console che già esisteva. Il Nomad (progetto ‘Venus’) utilizza gli stessi giochi del Mega Drive, ha addirittura un’uscita video per la TV e la porta per un secondo gamepad.
I suoi difetti: la solità voracità in termini di batterie (6 AA alloggiate in un pacco batteria esterno, per circa quattro ore di autonomia) e le dimensioni che lo rendono meno portatile dello stesso game gear e il prezzo d’acquisto abbastanza elevato. Questo va aggiunto al fatto che ormai nel 1995 il megadrive aveva esaurito il suo ciclo vitale e quindi non c’erano nuovi giochi all’orizzonte (e non era nemmeno compatibile, almeno fisicamente, con il 32x). Al giorno d’oggi una operazione del genere avrebbe avuto sicuramente più successo visto il revival del retrogaming e vintage gaming, ma negli anni 90 comprare una console che poteva eseguire solo giochi vecchi (e nemmeno troppo) aveva un’appetibilità limitata.
Scheda Tecnica:
CPU: Motorola M68000 16 bit @ 7.67Mhz
Co-processore: Zilog Z80 8-bit @ 4 MHz
Memoria: 136KB totale – 64 KB RAM, 64KB VRAM, 8KB Sound RAM. 20 Kb ROM
Video: Palette: 512 colori, 64 Onscreen, max 80 sprites a schermo. Risoluzione 320 x 224
AUDIO: Yamaha YM2612 6 canalil FM, 4 canali PSG. Stereo. Texas Instruments PSG TI 76480
Display: LCD risoluzione 320*224
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