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1993 – Commodore Amiga CD32

eem_snp_amiga_cd3203L’Amiga cd 32 nasce negli ultimi anni di vita della Commodore (intesa come la casa del c64 e dell’amiga) quando la società cerca di inserirsi come può nei mercati dominati da SEGA e Nintendo per le console e dagli IBM compatibili per gli home computer. Inutile dire che uscirà sconfitta su tutti e 2 i mercati.

Tecnicamente parlando il cd32 è un amiga 1200 in versione economica e dotato di lettore cd: i giochi sono versioni con video dei titoli a1200 su floppy. Il tanto decantato dagli amighisti chipset AGA fa il suo dovere ma nel campo dei videogiochi non propone nulla di stravolgente.

La console è esteticamente ‘bulky’.. un po’ troppo grossolana e il suo joypad è bizzarro ma non per questo necessariamente efficace dal punto di vista ergonomico. In ogni caso tecnicamente si pone a livello superiore a tutti i 16 bit usciti fino ad allora ma la sua mancanza di funzionalità 3d la relega al di sotto del già ‘scarso’ 3do. Il motivo principale del suo fallimento è dovuto al parco software deisamente non innovativo: se avevate un amiga avevate già visto tutto.

Scheda tecnica:

CPU: Motorola 68EC020 a 14 megahertz.
32 bit data bus.
24 bit bus indirizzi.
Sistema a coprocessori Multi-Chip per DMA migliorato:
- Alice (ex Agnus) per la gestione indirizzi con all’interno Copper (sprites) e Blitter (grafica pesante);
- Lisa (ex Denise) per la gestione video;
- Paula (gestione audio e porte I/O);
- Akiko (conversione Chunky-Planar);
- FAT Gary.
Memoria e Capacità di Espansione:
2 megabytes di chip ram a 32 bit.
Supporto per 8 megabyte in rom e fino a
128 megabytes con schede accelleratrici opzionali.
Orologio e calendario con batteria di backup opzionali.
Slot d’espansione a 182 pin
per Full Motion Video Card opzionale o SX1 expansion unit che permette al CD32 le stesse potenzialità di un A1200.
Software:
512KB 32 bit kickstart rom.
AmigaDOS 3.0 software/manuali.
Supporta risoluzioni programmabili e fonts outline.
Supporta linguaggi multipli tramite localizzazione.
CrossDOS file transfer utility per l’accesso a dischetti formattati con MS-DOS (720K).
Disk Drives:
ISO 9600 CDROM drive a doppia velocità.
Dispositivi di Puntamento:
CD32 Game pad.
Interfacce:
2 Porte mouse/joystick.
23 pin Video port (RGB analogico o RGB composito).
Video Color Composito e modulato RF.
Uscita audio stereo RCA destro-sinistro.
Jack 1/8″ per cuffia Stereo.
BUS di espansione CPU:
Slot d’espansione a 182 pin.
Suono:
16 bit audio con 4 voci configurabili in 2 canali stereo.
Buffer suono incorporato fino a 800kb nominali.
Volume a 6 bit.
Graphic modes/Video Display Output:
Chip Set proprietario AGA (Advanced Graphic Architecture) – AA (Advanced Architecture)
supporta da 320×200 a 1280×512 pixel
NTSC/PAL video risoluzioni incorporate
ed oltre con adattatori grafici opzionali.
VLSI chip (Akiko) per il controllo del CD-ROM e la conversione pixel Chunky-Planar.
Da 2 a 256.000 colori definibili dall’utente da una palette di 16.8 milioni visualizzabili su schermo.
Compatibile con RGB/Analog, VGA/SVGA o Multiscan monitors.
Scan rate orizzontale: 15Khz – 31 Khz.
Vertical scan rate: 50 Hz – 72 Hz.
Uscita PAL color composita.
Uscita RF per collegamento con un TV standard.

2 Commenti »

  • Rox dice:

    Ciao,concordo in tutto e per tutto con l’articolo,il CD32 è la console più fallimentare di tutta la storia.Costava la bellezza di 769milalire,con annesse promesse di prestazioni hardware e soprattutto software semplicemente epocali.
    L’unica cosa di epocale che il CD32 ha dimostrato è stata la velocità del suo fallimento,con il conseguente tracollo totale della Commodore,a causa di un’incredibile mancanza di software dedicato.
    Tutti i giochi del CD32,difatti,sono dei semplici porting da Amiga500,o 1200(quest’ultimi(giochi 1200) molti simili alla controparte Amiga500,ho detto tutto!)e senza meno alcuni andavano molto spesso anche in TILT,per via di alcuni diffettosi apparati CDRom installati su alcune unità (CD32),e di alcuni “BAG” di programmazione nella CPU.(Articolo tratto da “CD-Rom console magazine N°7″.)Forse e anche per questo motivo che non si è riusciti a sviluppare del software nel CD32.
    A questo punto gli uttenti Commodore CD32 si domandavano disperati dove e come avevano potuto buttare via tutto quel denaro,per avere dei giochi identici a quelli di un’Amiga500,o meglio dei semplici porting.(trasposizioni)
    Si nutriva inoltre,(come dichiararono alcune testate tra cui CdRom console magazine)di forti dubbi in merito al fatto dell’esposizioni sul Datasheet del CD32 di alcuni dati tecnici,tipo la risoluzione 1280×512(impossibile da visualizzare su tubi catodici dell’epoca,(forse in VGA ma bisognava fare giochi che potessero visualizzare i PIù)),ed del chip Akiko per la gestione del 3D Graph Mode.(un po come il chip Mode7 del SNES,ed il chip ASIC del Mega CD.)Difatti quest’ultimo(Akiko)non ha mai dato prova di riuscire a gestire il 3D.
    Aggiungo ulteriormente che sempre da datasheet alla mano,alcune console a 16Bit tipo il Sega Mega CD disponevano se pur in “parte” di un’hardware superiore,ad esempio sotto l’aspetto dell’audio,il Mega CD poteva vantare ben 8 canali stereo in PCM,contro i 4 canali audio del CD32.Persino il PC-EngineCD poteva vantare un hardware audio migliore di quello del CD32 con i suoi 6 canali stereo PCM,e quest’ultimo(PC-EngineCD) usci addirittura negli anni 80′.
    Concludendo il CD32 è null’altro che una scatola color grigio topo assolutamente inutile,che costava un’occhio della testa.
    Se penso che spesi tutti quei soldi nel 1993,per non avere nulla in mano,mi viene ancora oggi voglia di buttarla fuori dalla finestra!!!!!!!
    Ciao.

  • Marco dice:

    Senza alcun dubbio il CD32 è stato un grandissimo Flop,i giochi erano semplici conversioni da amiga500,ed ricordo anch’io di alcuni che andavano improvvisamente in Tilt.Non sono mai riuscito a capire perchè il cd32 presentasse tutti questi problemi.
    Per quanto riguarda l’audio,anche sotto questo aspetto,sinceramente non ho mai sentito grandi differenza dall’amiga500 al cd32 anzi.Anche in questo caso è molto strano,visto comunque che disponeva sicuramente (almeno sulla carta)di un hardware audio migliore di quello di un semplice amiga500.
    Quella scritta molto spocchiosa 32Bit sopra al sportello di caricamento cd,non ha fatto null’altro,che il cd32 venisse ancor più preso in giro,non solo da untenti esterni alla cosa,ma addirittura dagli stessi amighisti.
    Ricordo un mio amico su tutti,che continuava a bestemmiare sette giorni su sette :)
    Chissà cosa frullava in testa a quel tempo ai cappoccioni della Commodore,con una storia di successo come il C64,ad una vera pietra miliare del fallimento come il cd32.
    E anche questa,è ormai storia.

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