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Virtua Racing (Sega – 1992)

25 03 2009 Nessun Commento Scritto da:

virtua_racingRicordo come se fosse ieri l’emozione e lo stupore che provai nel vedere il cabinato di Virtua Racing. Ero in gita, ai tempi del liceo, e feci una sosta in un insospettabile bar nel quale si stagliava il doppio cabinato in link (per quattro giocatori quindi) del titolo SEGA. La grafica innanzitutto: un vero 3d con una velocità e fluidità incredibile (l’unico altro gioco di guida in 3d poligonale era hard drivin’ della Atari, ma era preistoria a confronto), la possibilità di poter cambiare la visuale di gioco scegliendo fra quattro, il force feedback e la possibilità di giocare in quattro: Troppo per digerirlo tutto assieme! Ci volevano ben due monete da 500 lire per giocarci, ma l’esperienza devo dire li valeva tutti.

Il gioco era molto semplice: si guidava una vettura di formula1 (più o meno) su un circuito a scelta tra tre correndo contro gli avversari e  iltempo nel più classico schema a checkpoint. Lo stile di guida era prettamente arcade e l’elevata fluidità e velocità contribuivano a un  coinvolgimento senza precedenti. Virtua Racing, che girava su hardware Model-1, è stato il predecessore di titoli quali Daytona 500 e Sega Rally che sfruttavano hardware sempre più potenti andando quindi a migliorare il comparto grafico, ma differendo di poco nel gameplay.

Nel 1994 fu convertito per Mega Drive grazie all’utilizzo di un chip per la grafica 3d (SVP) posto all’interno della cartuccia che però ne aumentava il costo. Ovviamente la grafica non era al livello del model-1 da sala giochi ma era comunque incredibile per il 16 bit di casa SEGA. Poco dopo arrivò anche la versione per 32x (Virtua Racing Deluxe) meglio della versione 16 bit ancora molto al di sotto dell’arcade, e nel 1996 fu convertito per Saturn. Benchè quest’ultimo avrebbe potuto sulla carta raggiungere il livello dell’arcade a causa del poco tempo a disposizione (per poter far uscire il gioco al lancio della console) e della complessità di programmazione del Saturn neanche in questo caso vi si riuscì. Nel 2003 ne uscì in giappone una versione per Ps2: la grafica ormai obsoleta fu finalmente eguagliata in un sistema casalingo.

Dopo tanti anni rigiocando Virtua Racing, ormai privato del fattore eye-candy, si rimane ancora piacevolmente copliti dalla giocabilità e dal sano divertimento che l’arcade della casa di Sonic sa offrire.

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